Wednesday, April 30, 2008
Friday, April 25, 2008
Sunday, April 13, 2008
Thursday, April 10, 2008
Ricamo a Spirale
Ricamo Disabile a Spirale (2007)
>>> SLIDE SHOW
Ricamo a Spirale utilizza un canovaccio di tela da ricamo con la traccia di un disegno. Richiedo di eseguire dei punti radiali, a partire dall'esterno del disegno verso il centro della spirale. Suggerisco l'immagine di una strada da percorrere progressivamente, attraversandola continuamente da un marciapiede all'altro. Questo processo dei punti radiali è una provocazione anti-cartesiana che configge con le coordinate di fondo, vale a dire, con la griglia della tela. Più il centro si avvicina, più il ricamo si complica, perché i raggi dei punti ricamati divergeranno sempre di più.
C'è un ulteriore provocazione cromatica. Siccome il ricamo procede per successive gugliate di filo, richiedo di cambiare colore a ogni nuova gugliata, e di fare attenzione al contatto del nuovo colore con quello contiguo che sta già ricamato verso l'esterno della spirale: i due colori si scontrano o si incontrano ma l'importante è che siano diversi per non confondersi. Di solito si scelgono un "colore bello", senza guardare dove andrà a finire. Invece, bisogna pensarci un po' su, li faccio ricamare anche per questo, oltre che per l'esercizio manuale... che, anche questo da solo, già farebbe pensare.
Naturalmente, non insisto troppo nell'imporre il mio schema di pensiero e di ricamo: che poi loro, improvvisino pure da soli sul canovaccio, inteso in tutti i sensi. Perché canovaccio è un termine ambiguo, può significare genericamente: una tela. Oppure: una speciale tela da ricamo. O ancora: un preciso disegno da ricamare. E infine: lo schema teatrale nella Commedia dell'Arte, sul quale attore "ricama" improvvisazioni.
Certo, il prodotto non è molto vendibile, neanche come artigianato handicappato nei mercatini della disabilità. Purtroppo l'arte non è mai apprezzata.
>>> SLIDE SHOW
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Ricamo a Spirale utilizza un canovaccio di tela da ricamo con la traccia di un disegno. Richiedo di eseguire dei punti radiali, a partire dall'esterno del disegno verso il centro della spirale. Suggerisco l'immagine di una strada da percorrere progressivamente, attraversandola continuamente da un marciapiede all'altro. Questo processo dei punti radiali è una provocazione anti-cartesiana che configge con le coordinate di fondo, vale a dire, con la griglia della tela. Più il centro si avvicina, più il ricamo si complica, perché i raggi dei punti ricamati divergeranno sempre di più.
C'è un ulteriore provocazione cromatica. Siccome il ricamo procede per successive gugliate di filo, richiedo di cambiare colore a ogni nuova gugliata, e di fare attenzione al contatto del nuovo colore con quello contiguo che sta già ricamato verso l'esterno della spirale: i due colori si scontrano o si incontrano ma l'importante è che siano diversi per non confondersi. Di solito si scelgono un "colore bello", senza guardare dove andrà a finire. Invece, bisogna pensarci un po' su, li faccio ricamare anche per questo, oltre che per l'esercizio manuale... che, anche questo da solo, già farebbe pensare.
Naturalmente, non insisto troppo nell'imporre il mio schema di pensiero e di ricamo: che poi loro, improvvisino pure da soli sul canovaccio, inteso in tutti i sensi. Perché canovaccio è un termine ambiguo, può significare genericamente: una tela. Oppure: una speciale tela da ricamo. O ancora: un preciso disegno da ricamare. E infine: lo schema teatrale nella Commedia dell'Arte, sul quale attore "ricama" improvvisazioni.
Certo, il prodotto non è molto vendibile, neanche come artigianato handicappato nei mercatini della disabilità. Purtroppo l'arte non è mai apprezzata.
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Ricamo a Specchio e Anti-ricamo
Ricamo a Specchio e Anti-ricamo
Attività per Disabilità
>>> SLIDE SHOW
Utente e Operatore si fronteggiano attraverso il filtro di una griglia: come al confessionale, al tennis o come ai pannelli di Casa dell'Omo Ragno.
Qui però l'Attività si è raffinata. Ora la griglia è un vero canovaccio da ricamo e, come fili, riceve dei nastri sottili (che sono ovviamente, recuperi tessili a disposizione). La novità però non sta nel canovaccio e neppure nei bei nastri colorati: è che ora si lavora con due fili insieme, quasi come il ciabattino, se ci avete fatto caso.
L'Utente infila un ago attraverso la griglia: così imprime una traccia di filo. Da parte sua, cioè oltre la griglia, l'Operatore rispecchia esattamente la traccia ricamata dall'Utente. Cioè infila il suo ago nel punto esatto donde è appena sbucato l'ago che stava in mano all'Utente. Sicché non influisce minimamente sulle tracce dall'Utente: soltanto le conferma e le riflette dalla sua parte. Sicché l'Utente qui può percepire, ed eventualmente dirigere, l'autonomo tracciato del suo filo.
Il video mostra pure un Utente che ha compreso perfettamente il gioco e che si diverte a de-costruire il ricamo, come Penelope... mentre l'Operatore si atteggia a disperato. Comunque e via via, le tracce di filo si addensano, diventano ostacoli o supporti di attrazione per tracce ulteriori, che sedimentano in territori, in organi di un corpo che prima ne era privo, come vuota superficie in attesa di iscrizioni.
Infine la somma delle operazioni ci si presenta come opera totale ma non importa che cosa significa, importa soltanto come funziona (Deleuze & Guattari, Anti Oedipe).
>>> SLIDE SHOW
Attività per Disabilità
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Utente e Operatore si fronteggiano attraverso il filtro di una griglia: come al confessionale, al tennis o come ai pannelli di Casa dell'Omo Ragno.
Qui però l'Attività si è raffinata. Ora la griglia è un vero canovaccio da ricamo e, come fili, riceve dei nastri sottili (che sono ovviamente, recuperi tessili a disposizione). La novità però non sta nel canovaccio e neppure nei bei nastri colorati: è che ora si lavora con due fili insieme, quasi come il ciabattino, se ci avete fatto caso.
L'Utente infila un ago attraverso la griglia: così imprime una traccia di filo. Da parte sua, cioè oltre la griglia, l'Operatore rispecchia esattamente la traccia ricamata dall'Utente. Cioè infila il suo ago nel punto esatto donde è appena sbucato l'ago che stava in mano all'Utente. Sicché non influisce minimamente sulle tracce dall'Utente: soltanto le conferma e le riflette dalla sua parte. Sicché l'Utente qui può percepire, ed eventualmente dirigere, l'autonomo tracciato del suo filo.
Il video mostra pure un Utente che ha compreso perfettamente il gioco e che si diverte a de-costruire il ricamo, come Penelope... mentre l'Operatore si atteggia a disperato. Comunque e via via, le tracce di filo si addensano, diventano ostacoli o supporti di attrazione per tracce ulteriori, che sedimentano in territori, in organi di un corpo che prima ne era privo, come vuota superficie in attesa di iscrizioni.
Infine la somma delle operazioni ci si presenta come opera totale ma non importa che cosa significa, importa soltanto come funziona (Deleuze & Guattari, Anti Oedipe).
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Monday, April 07, 2008
Friday, April 04, 2008
Montaggio, Ordito e Liccio
Montaggio, Ordito e Liccio
Prima dispensa su Telaio Vero
1 - MONTAGGIO
1.1 - Assemblare il Telaio e fissarlo con le quattro Zeppe Piccole (fatte slittare sull'Ipotenusa).
1.2 - Inserire le due Zeppe Grandi al Subbio di Cielo senza forzarle (tenderanno poi l'Ordito in 4.6).
1.3 - Allestire (con quattro sedie o due cavalletti ) un Catafalco e coricarvi il Telaio (si può pure già rizzarlo contro il muro).
2 - ORDITURA
2.1 - PREPARATIVI
2.1.1 - Inserire due Tubetti alle estremità della Barra.
2.1.2 - Poggiare la Barra alle Orecchie del Telaio.
2.1.3 - Legare la Barra soltanto a Dx.
2.1.4 - Disporre il Gomitolo (o la Rocca) con il Filo per l'Ordito fuori e oltre e il Subbio di Terra.
2.2 - PARTENZA
Annodare il Capo del Filo a Dx della Barra.
2.3 - ANDATA
2.3.1 - Dirigere il Filo verso il Subbio di Terra ed aggirarlo.
2.3.2 - Passare sul Retro del Telaio fino al Subbio di Cielo ed aggirarlo.
2.3.3 - Ripassare sul Fronte del Telaio fino alla Barra ed aggirarla.
2.4 - RITORNO
2.4.1 - Ritornare al il Subbio di Cielo ed aggirarlo,
2.4.2 - Ripassare sul Retro del Telaio fino al Subbio di Terra ed aggirarlo
2.4.3 - Ripassare sul Fronte del Telaio fino alla Barra e aggirarla.
2.5 ECCETERA
- Ripetere i percorsi di Andata e Ritorno (come sopra 2.3 e 2.4) per tutta l'ampiezza dell'Ordito.
2.6 ARRIVO
Terminato l'estremo Ritorno (2.4.3), tagliare il Filo e annodarlo alla Barra (come sopra 2.2).
3 - GESTAZIONE DEL LICCIO
3.1 - DISPORRE IL TELAIO
Mettere in piedi il Telaio (se coricato come in 1.3) e calare la Barra verso Terra.
3.2 - CERNITA
3.2.1 - Inserire il Filo Inferiore di Cernita (o Croce) nel Passo dell'Ordito che è già aperto dalla Canna.
3.2.2 - Al di sopra del Filo Inferiore, creare il Contrappasso dell'Ordito sollevando con la Mano Sx ciascun filo dell'Ordito che è rimasto all'Interno del Telaio.
3.2.3- Inserire con la Mano Dx il Filo Superiore di Cernita nel Contrappasso.
3.2.4 - Far scorrere la Cernita a mezza via tra le Orecchie e il Subbio di Cielo, fissare i Capi provvisoriamente.
3.3 - DISPORRE LICCIO & CANNA
3.3.1 - Poggiare il Liccio sopra le Orecchie del Telaio.
3.3.2 - Annodare saldamente i due Fili del Liccio alla sua Dx.
3.3.3 - Disporre la Canna all'interno dell'Ordito (nel Passo 3.2.1).
3.3.4 - Legare Liccio e Canna insieme alle loro estremità.
3.4 CIMOSA Dx
3.4.1 - Aggirare Liccio & Canna con un filo del Liccio, entrando da Terra a Dx... e con la mano Dx.
3.4.2 - Sbucare con il Filo sul fronte del Telaio, uscendo verso il Cielo a Sx, esattamente oltre i primi due Fili dell'Ordito: 1° & 2°, che così sono imbrigliati.
3.4.3 - Torcere insieme due volte i due Fili del Liccio.
3.4.4 - Penetrare con il Filo del Liccio nella mano Dx esattamente oltre i successivi due Fili dell'Ordito: 3° & 4°.
3.5 - ORDITO NORMALE
3.5.1 - Aggirare (come sopra 3.4.1) Liccio & Canna, sbucando esattamente oltre il Filo 5 dell'Ordito (che si trova oltre la Canna e che sarà imbrigliato, come tutti i fili Dispari).
3.5.2 - Torcere insieme due volte i due Fili del Liccio (come sopra 3.4.2).
3.5.3 - Penetrare con il Filo del Liccio esattamente oltre il Filo 6 successivo (che invece si trova tra Liccio & Canna e che resterà libero, come tutti i fili Pari).
3.5.6- Eccetera (come sopra 3.5), fino al filo Quintultimo.
3.6 CIMOSA Sx
3.6.1 - I due fili Quartultimo e Terzultimo e i successivi due fili Penultimo e Ultimo, si imbrigliano o tralasciano in coppia, esattamente come 1° & 2, 3° & 4° (come sopra 3.4)
3.7. FISSAGGIO
Annodare saldamente i due fili sulla SX del Liccio (come sopra 3.3.2).
4 - NASCITA DEL LICCIO
4.1 - Sfilare la Canna.
4.2 - Sfilare il Filo Inferiore di Cernita (3.2.1)
4.3 - Infilare la canna nel Contrappasso del Filo Superiore di Cernita (3.2.2).
4.4 - Normalizzare Passo e Contrappasso nelle coppie dei Fili di Cimosa (3.4 e 3.6).
4.5 - Assicurare il Filo Superiore di Cernita.
4.6 - Aumentare la tensione dell'Ordito spingendo più a fondo le 2 Zeppe Grandi (1.2) al Subbio di Cielo.
4.7 - Spingere in alto la canna.
4.8 - Portare in fuori il Liccio e poggiarlo sulle Orecchie del Telaio.
... E POI SI TRAMA!
Prima dispensa su Telaio Vero
1 - MONTAGGIO
1.1 - Assemblare il Telaio e fissarlo con le quattro Zeppe Piccole (fatte slittare sull'Ipotenusa).
1.2 - Inserire le due Zeppe Grandi al Subbio di Cielo senza forzarle (tenderanno poi l'Ordito in 4.6).
1.3 - Allestire (con quattro sedie o due cavalletti ) un Catafalco e coricarvi il Telaio (si può pure già rizzarlo contro il muro).
2 - ORDITURA
2.1 - PREPARATIVI
2.1.1 - Inserire due Tubetti alle estremità della Barra.
2.1.2 - Poggiare la Barra alle Orecchie del Telaio.
2.1.3 - Legare la Barra soltanto a Dx.
2.1.4 - Disporre il Gomitolo (o la Rocca) con il Filo per l'Ordito fuori e oltre e il Subbio di Terra.
2.2 - PARTENZA
Annodare il Capo del Filo a Dx della Barra.
2.3 - ANDATA
2.3.1 - Dirigere il Filo verso il Subbio di Terra ed aggirarlo.
2.3.2 - Passare sul Retro del Telaio fino al Subbio di Cielo ed aggirarlo.
2.3.3 - Ripassare sul Fronte del Telaio fino alla Barra ed aggirarla.
2.4 - RITORNO
2.4.1 - Ritornare al il Subbio di Cielo ed aggirarlo,
2.4.2 - Ripassare sul Retro del Telaio fino al Subbio di Terra ed aggirarlo
2.4.3 - Ripassare sul Fronte del Telaio fino alla Barra e aggirarla.
2.5 ECCETERA
- Ripetere i percorsi di Andata e Ritorno (come sopra 2.3 e 2.4) per tutta l'ampiezza dell'Ordito.
2.6 ARRIVO
Terminato l'estremo Ritorno (2.4.3), tagliare il Filo e annodarlo alla Barra (come sopra 2.2).
3 - GESTAZIONE DEL LICCIO
3.1 - DISPORRE IL TELAIO
Mettere in piedi il Telaio (se coricato come in 1.3) e calare la Barra verso Terra.
3.2 - CERNITA
3.2.1 - Inserire il Filo Inferiore di Cernita (o Croce) nel Passo dell'Ordito che è già aperto dalla Canna.
3.2.2 - Al di sopra del Filo Inferiore, creare il Contrappasso dell'Ordito sollevando con la Mano Sx ciascun filo dell'Ordito che è rimasto all'Interno del Telaio.
3.2.3- Inserire con la Mano Dx il Filo Superiore di Cernita nel Contrappasso.
3.2.4 - Far scorrere la Cernita a mezza via tra le Orecchie e il Subbio di Cielo, fissare i Capi provvisoriamente.
3.3 - DISPORRE LICCIO & CANNA
3.3.1 - Poggiare il Liccio sopra le Orecchie del Telaio.
3.3.2 - Annodare saldamente i due Fili del Liccio alla sua Dx.
3.3.3 - Disporre la Canna all'interno dell'Ordito (nel Passo 3.2.1).
3.3.4 - Legare Liccio e Canna insieme alle loro estremità.
3.4 CIMOSA Dx
3.4.1 - Aggirare Liccio & Canna con un filo del Liccio, entrando da Terra a Dx... e con la mano Dx.
3.4.2 - Sbucare con il Filo sul fronte del Telaio, uscendo verso il Cielo a Sx, esattamente oltre i primi due Fili dell'Ordito: 1° & 2°, che così sono imbrigliati.
3.4.3 - Torcere insieme due volte i due Fili del Liccio.
3.4.4 - Penetrare con il Filo del Liccio nella mano Dx esattamente oltre i successivi due Fili dell'Ordito: 3° & 4°.
3.5 - ORDITO NORMALE
3.5.1 - Aggirare (come sopra 3.4.1) Liccio & Canna, sbucando esattamente oltre il Filo 5 dell'Ordito (che si trova oltre la Canna e che sarà imbrigliato, come tutti i fili Dispari).
3.5.2 - Torcere insieme due volte i due Fili del Liccio (come sopra 3.4.2).
3.5.3 - Penetrare con il Filo del Liccio esattamente oltre il Filo 6 successivo (che invece si trova tra Liccio & Canna e che resterà libero, come tutti i fili Pari).
3.5.6- Eccetera (come sopra 3.5), fino al filo Quintultimo.
3.6 CIMOSA Sx
3.6.1 - I due fili Quartultimo e Terzultimo e i successivi due fili Penultimo e Ultimo, si imbrigliano o tralasciano in coppia, esattamente come 1° & 2, 3° & 4° (come sopra 3.4)
3.7. FISSAGGIO
Annodare saldamente i due fili sulla SX del Liccio (come sopra 3.3.2).
4 - NASCITA DEL LICCIO
4.1 - Sfilare la Canna.
4.2 - Sfilare il Filo Inferiore di Cernita (3.2.1)
4.3 - Infilare la canna nel Contrappasso del Filo Superiore di Cernita (3.2.2).
4.4 - Normalizzare Passo e Contrappasso nelle coppie dei Fili di Cimosa (3.4 e 3.6).
4.5 - Assicurare il Filo Superiore di Cernita.
4.6 - Aumentare la tensione dell'Ordito spingendo più a fondo le 2 Zeppe Grandi (1.2) al Subbio di Cielo.
4.7 - Spingere in alto la canna.
4.8 - Portare in fuori il Liccio e poggiarlo sulle Orecchie del Telaio.
... E POI SI TRAMA!
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"Telaio Vero"
Wednesday, April 02, 2008
Sciarpe a PalazZo
Palagio Fiorentino di Stia in Casentino.
Anteprima de "La Sciarpa", mostra-concorso di artigianato artistico tessile del Coordinamento Tessitori.
http://www.tessereamano.it
Ho realizzato personalmente l'allestimento minimo di questa esposizione, utilizzando grucce per abiti modificate, morsetti da falegname e spago per le balle di fieno.
LG
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