ENGLISH ABSTRACT
Image of the course of Kente weaving at Fondazione Lisio in Florence.
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Qualche immagine dal corso di Afro Telaio (di tradizione Kente Ewe) in Fondazione Lisio a Firenze.
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Il signore che nel video corre avanti e indietro, sta preparando un ordito. Quell'altro signore al telaio è Jean Burkel, appassionato studioso delle tecniche tessili persiane e oggi autore del volume "Tapis d'iran, tissages et techniques d'aujourd'hui" (Les Editions de l'Amateur, Paris 2007).
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Pur detestando i sofisticati disegni si questi tappeti persiani, apprezzo moltissimo il lavoro di Burkel perché ci ha dato un libro sui tappeti che approfondisce gli aspetti tecnici della tessitura, più che a quelli meramente iconografici e attributivi. Durante il nostro corso, Burkel, ha provato a riprodurre sul telaio africano le complesse armature del tappeto Zilou di Isfahan.
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In effetti, il telaio africano è uno strumento tradizionale che è pure atto ad usi didattici e sperimentali estranei alla sua tradizione, come il kilim e l'arazzo, ad esempio. La tradizione è puramente ciò che è stato trasmesso, perciò resta comunque importante celebrare i Maestri del kente con le usuali libagioni all'inizio di qualsiasi lavoro, anche del tessuto più sperimentale. Come il pezzo qui sotto, tessuto con inserti in gomma magnetica e di conseguenza, semplicemente appoggiato a due putrelle di ferro.
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